Il Servizio offerto
Proposta e immediati benefici attesi
Ora, sostenere che la soluzione a tutto questo siano racchiuse in questo progetto, può sembrare cosa troppo ambiziosa, o semplicemente la solita cretinata di un megalomane sprovveduto, sarete Voi a giudicare.
Sono certo, che potrete renderVi conto, verificando nel dettaglio il progetto, come questa piccola idea, nasce dalla semplice applicazione di tecnologie e/o impianti esistenti e disponibili. Che aspettano solo che qualche mente illuminata gli utilizzi, in Italia, come già lo sono dai primi anni del 2000 in molti paesi europei.
Tutto ciò, applicato nel contesto di questa città disastrata, avrà sicuramente un grande impatto sui cittadini e sull'economia di questo distretto industriale, rappresenterà il futuro, un grande futuro per la vera rinascita di questa città.
Facciamo un passo indietro.
Tutti gli insediamenti industriali siano essi orientati su prodotti esistenti o nuovi prodotti, basano il loro successo essenzialmente sul loro stesso consumo. Potremmo dire, senza paura di smentite, che qualunque prodotto di tipo industriale si rivolge ad una fascia di utenti che dovranno divenire i consumatori di quello specifico prodotto.
Bene, torniamo alla realtà.
Il nostro prodotto servizio di riferimento, non si rivolge ad una specifica faccia di mercato, non ha necessità di creare dei consumatori a cui vendere un prodotto destinato al consumo, bensì offre a tutti i cittadini della penisola un servizio di primaria necessità, oggi inesistente, del quale oggi si ha assoluta necessità, ma questa necessità è una costante nel tempo perché è il frutto stesso del vivere quotidiano.
Veniamo ora ai vantaggi che questo tipo di tecnologia porterà nell’immediato:
- l'impiego di un numero elevato, per le dimensioni industriali di questa città, di addetti. Che sarà compreso entro le duecento unità, per ciascuna delle unità produttive che verrà implementata;
- la certezza che questa iniziativa, una volta avviata, avrà un futuro sicuro nel tempo, che potrà essere replicata sia in città, che nel resto del territorio nazionale, moltiplicando il numero degli occupati;
- l’indotto che si creerà a seguito dello sviluppo di questo settore industriale, che al momento non conosce concorrenza in Italia, ed è basato sui servizi alla popolazione, cosa che non può essere misurata dagli indicatori economici, ma semplicemente dal livello innegabile del servizio reso alla popolazione che rimane l’unica beneficiaria;
- L’applicazione e l’uso di queste tecnologie avrà nel medio termine una notevole ricaduta sulla ricerca, e sui ricercatori coinvolti nello studio delle materie scientifiche che ad essa di riferiscono.
Quindi ci sarà un conseguente sviluppo della ricerca in questi settori, nelle corrispondenti facoltà universitarie coinvolte operanti soprattutto nell’Ateneo di L’Aquila, essendo questa la prima area interessata a questo genere d’attività;
- Seguirà in tempi relativamente brevi (indicherei un limite massimo di cinque anni) un grande impatto sulle opere infrastrutturali di questa città, cominciando con lo sviluppo di una rete ferroviaria elettrificata, con doppio binario che colleghi in maniera adeguata le due opposte coste, Roma e Pescara, al fine di ridurrei i costi di trasporto e inquinamento sulle autostrade abruzzesi;
- Conseguentemente a ciò, si otterrà per indotto una notevole crescita turistica, che sfruttando quella stessa rete ferroviaria, porterà un migliore e più capillare sviluppo del turismo, con particolare riferimento ai piccoli borghi interni della regione, oggi molto poco sfruttati per motivi logistici, posti di una potenzialità eccezionale, perché immersi tra i parchi della regione verde d’Europa;
- Tutti quanto fino ad ora descritto si tradurrà in ricchezza economica per la città, mettendo in moto un meccanismo virtuoso che in poco tempo, due - tre anni bloccherebbe emorragia di abitanti, professionisti che in questi anni, sfiduciati, hanno lasciato la città;
- Senza scordare lo scacco matto dato alla criminalità, mi riferisco alla peggiore mafia, quella legata allo smaltimento illegale dei rifiuti tossici e/o speciali nelle campagne agricole della Campania, delle Puglie ed in particolare in tutte le regioni del sud Italia. Tutto ciò a scapito della salute dei cittadini residenti e di tutti coloro che senza saperlo consumano ignari i prodotti agro-zootecnici di quei luoghi;
- Ed ancora, la possibilità di eliminare, cancellare per sempre (ricordate la regione dei fuochi, “Gomorra”) anche quelle discariche, definite legali, e per la loro eccezionale “legalità”, circondate da filo spinato, difese dall’esercito in armi, e dichiarate “istallazioni militari”, contro le quali nessuna autorità ha giurisdizione.
Ma qualcuno in questo paese ricorda ciò che è accaduto solo pochi anni fa, durante l’emergenza rifiuti in Campania, quando forze dell’ordine ed esercito presidiavano queste discariche, create ai confini o dentro a parchi? Tutto ciò sarà a breve solo una storiellina da raccontare ai nipoti, perché questo progetto ha l’ambizione di modificare e cambiare, cancellare questi avvenimenti dalla storia passata, e per sempre dal futuro.
- L’unico neo di questo progetto, ed è quello che mi da una voglia matta di continuare, dicevo, l’unico neo e che questo progetto e contro gli intrallazzi dei politici, contro gli interessi della malavita, contro tutte le mafie, contro i trafficanti di rifiuti, specialmente quelli speciali provenienti da certe industrie, in gran parte del nord, contro gli interessi di molti speculatori. Insomma con questo progetto posso guadagnarmi una bella palmola in fronte. Non sono un eroe, ma la cosa mi affascina, se avrò tanti nemici, significa che l’idea è vincente, e quindi il rischio vale la pena di affrontarlo con dignità, per il bene di tutti.
Impatto ambientale di quest’iniziativa
Non si deve dimenticare il grande impatto ambientale che questa iniziativa industriale avrà su tutto territorio. Oggi la regione Abruzzo viene considerata la regione vede d’Europa, perché al suo interno si trovano tre parchi nazionali, oltre a quelli regionali, ma ora, con la nascita di questi nuovi insediamenti industriali potrà fregiarsi di altre stelle di merito.
Questi impianti, unici nel loro genere, e primi in assoluto in Italia, orientati al completo Recupero, Riciclo e trasformazione in Energia dell’80% dei Rifiuti Solidi Urbani provenienti anche da raccolta indifferenziata, daranno nuovo lustro alla regione, ed in particolare ha questa città.
Che oltre ad essere e rimanere (speriamo presto a seguito dei lavori di ripristino del dopo sisma) una delle sei maggiori città d’arte d’Italia, otterrà una stella in più per la sua immagine che legata alla bellezza e all’ambiente di quei quattro parchi che la circondano ”Parco nazionale del Gran Sasso e monti della laga, Parco nazionale della Maiella, Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, Parco regionale del Sirente Velino”, ed ora anche al rispetto ambientale, grazie a questi impianti per il recupero delle materie prime, nobili, contenute nei “R.S.U. Rifiuti Solidi Urbani” quali:
- carta,
- vetro,
- plastica,
- legno
- acciaio,
- alluminio,
- plastica,
- olii esausti,
- componenti elettrici e/o elettronici
tutti materiali riutilizzabili come materia prima nell’industria di trasformazione. Materiali che non andando dispersi nell’ambiente, non andranno ad inquinare l’ambiente, ma anzi permetteranno un notevole risparmio sulla bilancia dei pagamenti.
Non va dimenticato che l’Italia è quasi completamente dipendente dall’acquisto di queste materie prime, e che queste concorrono poi ad aumentare i costi di trasformazione dell’industria, rendendo di conseguenza i prodotti finiti poco competitivi sui mercati esteri, ancora di più nei mercati della zona euro.
Questo diviene uno dei motivi per cui è l’occupazione ad essere colpita. Non potendo risparmiare sulle materie prime, non investendo in tecnologia si cerca di ridurre i costi del prodotto finito, riducendoli sul lavoro, colpendo quindi l’occupazione.
Inoltre, questa innovativa tecnologia permetterà d’ottenere una tipologia di composto nuovo, ottenuto da piccole parti di rifiuti organici, carta, e legno, dal quale si otterrà un materiale “il Flock”, cioè una sostanza fibro-cellulosa che secondo necessità, e/o richiesta di mercato potrà essere impiegata per:
- Industria del legno e/o della costruzione, come
- pannelli multistrato,
- pannelli fonoassorbenti,
- pannelli antisismici,
o in alternativa
- nell’energia, ottenendo
- pannelli bruciabili, con i quali ottenere energia elettrica, da un impianto, che trattando ben 165.000 tons di “R.S.U” otterrà materiale per alimentare una centrale termoelettrica di circa “5,2 Mw/h”.
Vale a dire, l’energia consumata mediamente da 1.800 famiglie (3 kw a famiglia), cioè, considerando la famiglia tipo italiana composta mediamente da tre individui, circa 5.400 – 6.000 abitanti (L’Aquila conta circa 70.000 abitanti, significa che con un solo impianto si possono coprire i consumi elettrici quasi il 10% della popolazione).
Un grande risparmio sulla bolletta energetica del paese
A ciò, va aggiunto, che attraverso questa tecnologia, la plastica e/o i suoi derivati, che rappresentato il peggiore inquinante a livello mondiale, (non va dimenticato che il rifiuto di “plastica”, a causa della loro caratteristica chimica non viene attaccato dai microrganismi se non in minima parte, essendo questa formata da una molecola complessa composta da carbonio, idrogeno e ossigeno, praticamente inattaccabile.) ora, con un semplice processo chimico ed una additivo, viene trasformata nel suo composto originario, il “petrolio”.
Da questa riconversione, si potranno ricavare benzine 100 volte più pulite di quelle che oggi consumiamo alla pompa, oltre alla nafta, gpl o metano con un rapporto di trasformazione 1 a 1, immediatamente utilizzabile. Tutto ciò, al costo, prendete nota, di solo 0,50 €/l.
Ciò permetterà un alleggerimento della bolletta energetica del paese, anche perché, oltre alla normale plastica proveniente dei nostri molti inutili imballi e/o oggetti d’uso quotidiano, potranno essere trattati pneumatici esausti, e il bitume dei fondi stradali in disuso, una marea di materiale che oggi rappresenta solo un inquinante ingestibile, e quindi un costo.
Tutto ciò si trasforma nella materia prima più importante e costosa per la nostra bilancia dei pagamenti, consentendo quindi una grande economia sulla bolletta energetica.
Otterremo che, quello che oggi viene ritenuto un rifiuto inquinante, difficilissimo da smaltire, si trasformerà nella materia prima più importante, costosa. Suscettibile a improvvisi rincari, la materia prima che è origine di rincari di tutti quelle merci che viaggiano su ruota, e in Italia i trasporti, la logistica e quasi tutta esclusivamente su gomma.
Per dirla in breve, avremo tanti punti di vantaggio, da regalare a un distretto, una città, una regione e/o un paese sull’orlo di una crisi, che potrebbe avere esiti disastrosi.
Oggi abbiamo l’opportunità di avvalerci di questa piccola insignificante idea, che sembra chiara e percorribile.